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Il formaggio industriale arriva in Rolls Royce, Giotto dipinge una fontina, il Primo Sale prende l'ascensore ed il latte in polvere serve a ricordare la caducità delle cose terrene. Sono piccole esplosioni di sorrisi amari e sfacciati che divertono perché fanno pensare. La realtà casearia nel mondo di Gianni Audisio è una fetta importante, ma i veri protagonisti siamo noi, abituati sovente a considerare il gusto come quasi unico obiettivo della nostra esistenza. L'autore ci frusta e sogghigna mettendo a nudo le nostre debolezze in una raccolta saporita e dissacrante. Come la madonna botticelliana che allatta il bimbo con il simbolo di Mac Donald. Un libro di vignette non è cosa facile, può essere solo appannaggio di artisti. Leggerlo potrà essere semplice piacere. Fanno da corona alle immagini alcune paginette tratte dalla rivista dell'Onaf «InForma». Piccolo zibaldone messo lì a significare che il cibo tutto sommato altro non è che un racconto.