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"Bambine in guerra non è un libro di Storia ma è un libro di storie. È una raccolta di racconti di anziane signore che da bambine o ragazzine avevano vissuto la guerra e il fascismo. Presto non ci saranno più testimoni diretti, non ci sarà più nessuno a raccontare e proprio per questo motivo l'autrice ha voluto raccogliere queste storie, per non dimenticare e mantenere vivo il ricordo e accesa la memoria. Perché solo vicende di donne? Storici e storiografi sono sempre stati uomini, almeno fino a pochi anni fa, e di ragazzi e uomini si è scritto molto: soldati e partigiani hanno riempito le pagine di molti libri, le bambine no: le donne, le mamme, le mogli... La più aberrante in assoluto, diffusa e costante violazione dei diritti umani è la guerra, in tutte le sue forme. Cancellando il diritto di vivere, la guerra nega tutti i diritti umani. La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell'immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata." (Gino Strada)