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All'inizio di questo percorso ci sono le vite (degli altri) che si sfiorano e si incrociano, poi comincia il cammino individuale dove l'unica certezza è il "non ritorno" e l'unico suono è "una ninna nanna ancestrale". Una volta eliminati i "sipari di ghiaccio", appare l'anima nelle sue emozionalità nude. Eppure l'io non vuole più tornare indietro perché desidera andare oltre, fino a ritrovare Dio. E non importa se il pianto strozza la gola, perché ora il silenzio parla di pace, di speranza, di rinascita. Maria accoglie quest'anima delirante perché lei è la "custode delle croci" e può permettere a questa misera creatura "randagia" di partecipare al suo magnificat. In questo rinnovato amore nasce il nuovo battesimo che da randagia rende figlia e la figlia ritrova la madre, anche se il dolore è sempre in agguato. Ma questa volta c'è la scrittura che fa da discrimine tra il prima come ricerca sofferta e il dopo come consapevolezza certa e testimoniata. Nelle tue mani è un percorso intimista e spirituale, una raccolta poetica personale e riflessiva che non nasconde i toni della sofferenza e del dolore, ma rilancia alla speranza portando il lettore a riflettere sull'importanza dell'affidarsi. L'autrice, attraverso i versi, con uno stile essenziale e diretto, ricerca e riscopre l'essenza della parola per arrivare al vero sé: l'anima. «Non sono niente non sono altro ma con te io sono tutto. La mia mano nella tua: Magnificat».