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La letteratura etiopica classica (Ge'ez) pur molto più antica, è strettamente connessa alla diffusione del cristianesimo monofisita in Etiopia a partire dal V secolo d.C. I testi biblici e neotestamentari conservati attraverso questa lingua sono straordinariamente interessanti e spesso le uniche versioni pervenute fino a noi. Ad esempio, "Il libro di Enoch" nella sua versione etiopica comprende parti sconosciute alle versioni aramaiche e greche. Altri libri giudicati apocrifi dal cristianesimo occidentale contengono versioni esoteriche tuttora fondamentali per i riti della Chiesa etiopica e il suo clero. Altre opere furono scritte per difendere la teologia etiopica dagli attacchi della Chiesa cattolica o per reagire alla minaccia islamica. A fianco della produzione cristiana vi è anche la tradizione letteraria dei Falascià, gli ebrei etiopi, e una serie di trattati profani, di storia naturale e agiografie degli imperatori etiopici, che fanno luce su uno dei più antichi e interessanti regni africani.