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"Le tre stampe su pvc con le quali Federica Dal Falco ha scelto di aprire questa pubblicazione, a metà tra il diario e il catalogo, ci appaiono tutte incentrate su una medesima scommessa, quella di riuscire a sovrapporre in modo comunicativamente efficace determinate tipologie di superfici esistenti in natura alla rappresentazione elementare di un soggetto che, per definizione, dovrebbe essere inadatto ad accoglierle. Cromie e textures ricavate da materiali tutt'altro che flessibili o, al contrario, particolarmente instabili ed incoerenti, vengono, infatti, utilizzate in questo ciclo di opere per campire un'immagine che, almeno per quanto riguarda l'area del Mediterraneo, è divenuta l'emblema stesso di tutto ciò che può essere disteso e ripiegato a volontà senza che ne risulti compromessa l'integrità formale; l'immagine, intendo, a suo modo archetipa, del "filo" con su appese lenzuola, tovaglie, tuniche ed altri manufatti tessili fra i tanti che, da sempre, ci accompagnano nell'attraversamento del quotidiano". Dalla Prefazione di Paolo Balmas.