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Mamma, papà e bebè "fantasmi" hanno paura dei vivi pur essendo convinti che i vivi non esistano: da bravi morti viventi, considerano una minaccia qualunque cosa o persona si mostri alla luce. E sono strani, stranieri perché inattesi, anche i tanti ospiti piombati in casa dei coniugi Portellone: mentre il piccolo Antonino aspetta Babbo Natale, nelle stanze dei grandi la vigilia è assurda e vorticosa. Si piange e si ride, come quando il signor Ginocchio fa visita ai signori Cacatoa, o quando un Re svela a sua figlia il grande segreto. Ci si diverte, ci si commuove e ci s'indigna, come accade allo zoo di fronte alla crisi del signor Leone che ha il suo lavoro da svolgere, il suo ruolo nel gioco delle parti dell'esistenza, e però non sopporta né il cinismo dei datori di lavoro né l'invadenza e l'ottusità dei visitatori.