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Un incubo durato otto anni. Un milione di morti e milioni di profughi. Armi chimiche, missili balistici e attacchi in massa di ragazzini-soldato. La doppiezza di una comunità internazionale che ha venduto armi ad entrambi i contendenti, preoccupandosi soltanto del prezzo del petrolio. Quella tra Iran e Iraq - senza dubbio - è una guerra dimenticata, presto sommersa dagli interessi energetici nel Golfo Persico e dagli equilibri politici nello scacchiere medio-orientale, preda di lotte intestine, ingerenze straniere e destabilizzazioni forzate. In questo libro - composto di numerosi saggi e curato da Andrea Lombardi - si analizza la storia del conflitto, indagandone le cause e gli effetti: un'opera unica nel suo genere, che riapre un capitolo controverso della storia recente e contribuisce a chiarire - come sottolineato nella Prefazione di Paolo Mauri - le successive evoluzioni nella regione, attraversata dalle "Guerre del Golfo", dal fondamentalismo islamico e dalla mai sopita tensione tra Teheran e Washington.