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Un'immersione nelle atmosfere delle musiche per banda, ricostruite sulla base di ricordi personali e delle testimonianze di alcuni dei suoi attuali protagonisti ed offerte allo sguardo in fotografie di grande impatto emotivo, a mo' di viatico e introduzione al tentativo di ravvivare in musica, con l'incanto di quei suoni e la magia di quelle stesse atmosfere, le trame di una rinnovata canzone d'autore che assume così insolite e affascinanti modulazioni. La banda, del resto, è uno strumento versatile, antico e moderno allo stesso tempo, tra divise e colori, processioni e santi patroni, imbonitori di piazza e bancarelle addobbate a festa. Con la complicità della Banda de Lu Mbroia e di altri musicisti, tra i quali un'ispirata Lucilla Galeazzi e un clarinettista di fama come Gabriele Mirabassi, Massimo Donno dà così un ritmo insolito alla sua ispirazione, prendendo in prestito parole e fiato da una plurisecolare cultura musicale, ancora oggi molto viva nella sua terra, il Salento, in brani che rimandano allo stesso tempo a una prestigiosa storia d'autore, da Ho visto un re di Dario Fo e Enzo Jannacci a Federico Fellini, esplicitamente omaggiato nel secondo brano