Tab Article
"Quando si scrive su Grazia Deledda si devono considerare le grandi particolarità biografiche, storiche e letterarie, che la fecero diventare una celebre scrittrice. Nacque a Nuoro nel 1871, morì nel 1936 a Roma. La famiglia della Deledda era di condizioni agiate e, come esigevano i costumi dell'epoca, Grazia poté andare a scuola fino alla quarta elementare. Proseguì la sua formazione culturale grazie a lezioni private e spinta da un'inesauribile sete di conoscenza, accrescendo la sua cultura da autodidatta attraverso le letture dei grandi romanzieri europei, in particolare quelli russi. L'attività letteraria della Deledda iniziò molto precocemente: i primi racconti, 'Sangue Sardo' e 'Remigia Helder', comparvero sulla rivista 'L'ultima moda' nel 1888. Negli anni successivi iniziò a scrivere i primi romanzi, tra cui 'La via del male', accolto con favore da critici e letterati italiani. Agli inizi del Novecento la Deledda sposò Palmiro Madesani e si trasferì nella capitale, dove scrisse i propri romanzi più famosi, tra i quali 'Elias Portolu', 'L'edera', 'Colombi e sparvieri' e 'Canne al vento', che la consacrarono in Italia e all'estero..." (Dalla Prefazione di Alberto Iapichino)