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Camera d'aria, opera prima di Giuliano Maroccini, è plaquette di 12 poesie, che si impone all'attenzione per la compostezza stilematica e la robustezza del sintagma, che rimane sospeso nel tempo poetico seppur attraversandolo; per la sensorialità del linguaggio che diventa tattile, corporeo, palpabile. Camera d'aria è poemetto del ricordo congenito, nel quale l'analessi si declina sempre al presente e l'andamento ritmologico assume una configurazione anamnestica, che - come sottolinea nella prefazione Andrea Leone - 'attraversa l'esperienza dell'umano nella sua precarietà, nella sua spoglia, inerme concretezza e domanda di senso'.