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Può il dolore essere segno d'amore? Possono due fratelli adottivi amarsi profondamente e utilizzare il sesso sadomaso come prova del loro profondo legame? Può la sottomissione alternata, legare due persone indissolubilmente? Siamo in provincia di Torino, Daniele e Nicoletta sono stati adottati dalla famiglia Andreis, quando avevano sette e cinque anni. Sono cresciuti come due fratelli, pur non essendolo di sangue. Hanno condiviso tutto. All'insaputa dei genitori dormendo insieme, cominciano a condividere il sesso, il lavoro, gli amici, gli amanti. Sperimentano il dolore come mezzo di comunicazione per il loro amore, diventano amanti switch. Sottomessi o dominatori a seconda della situazione che andavano a creare nella loro camera peccaminosa. Daniele è innamorato di Nicoletta dalla prima volta che le ha sfiorato la mano ed è convinto che anche lei lo sia, ma che non voglia ammetterlo per paura che i genitori adottivi, non capiscano e non approvino la loro relazione.