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Libro dei morti: raccolta di testi funerari di epoche diverse, contenente formule magiche, inni e preghiere che, per gli antichi egizi, guidavano e proteggevano l'anima (Ka) nel suo viaggio attraverso la regione dei morti. Secondo la tradizione, la conoscenza di questi testi permetteva all'anima di scacciare i demoni che le ostacolavano il cammino e di superare le prove poste dai 42 giudici del tribunale di Osiride, dio degli inferi. Questi testi indicavano inoltre che la felicità nell'aldilà dipendeva dal fatto che il defunto avesse o meno condotto una vita virtuosa sulla terra. Il libro dei morti si inserì in una tradizione di testi funerari che include i ben più antichi Testi delle piramidi, tipici dell'Antico regno (XXVII-XXII secolo a.C.) e Testi dei sarcofagi, appartenenti al Medio regno (XXI-XVII secolo a.C.), che erano appunto inscritti su pareti di camere funerarie o su sarcofagi, ma non su papiri.