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Esiste nella filosofia civile e politica e nella cultura etico sociale dell'Italia un filo rosso che parte dall'età dei Lumi, attraversa la nascita dello stato unitario e lo travalica fino al sorgere della crisi dello stato liberale. Questa tradizione di ragione impura, in quanto non avulsa dalla mondanità, con le sue contraddizioni, è la tensione riformatrice che ha inteso rimodellare lo stato e le sue creazioni, perseguendo un progetto filosofico di declinazione dell'universale nelle strutture del particolare. Questa impronta emerge, a vari livelli ermeneutici, nelle storie e nel pensiero degli autori raccolti nel presente volume. Le tematiche e le figure scelte (Antonio Genovesi, Cesare Beccaria, Guglielmo Ferrero, Carlo Levi) rappresentano delle fenditure aperte su alcuni dei problemi fondamentali dell'esperienza filosofica italiana in età contemporanea. Si è cercato di andare alle loro radici, illustrandone, attraverso la critica e la discussione delle idee, le contraddizioni che continuano a riverberarsi anche nel nostro presente.