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"Solo e pensoso i più deserti campi Vo misurando a passi tardi e lenti..." Questi i primi due versi del celebre sonetto in cui Francesco Petrarca rivela, poeticamente, il suo vivere in solitudine e lontano da tutti, ma con "Amore" che resta sempre in sua compagnia. Guido Fabbri utilizza per il titolo della sua raccolta poetica un incipit con vocaboli scelti e disposti utilizzando rispettosamente l'espressione petrarchesca separata, sulla linea delle parole, da puntini di sospensione per poi scrivere di seguito, a complemento, una sua precisa espressione: "... e non sono depresso". Già con il titolo così originariamente composto l'autore anticipa una sua esperienza di vita, senza dubbio connessa con il mondo delle emozioni, ma decisamente positiva.