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Un'antologia di scritti editi pomiliani su Verga, Capuana, D'Annunzio, Serao, De Roberto, Scarfoglio, Pirandello. Il volume raduna una serie di saggi di Mario Pomilio, pubblicati soprattutto negli anni sessanta del Novecento, relativi alla letteratura italiana della fine del XIX secolo, in particolare verista. La raccolta riflette un ben preciso progetto d'autore, ricostruito sulla base di un appunto manoscritto rinvenuto tra le sue carte autografe presenti nel Centro manoscritti dell'Università di Pavia; e sintetizza una fase portante del lavoro dell'autore, per l'intensità dell'impegno critico-teorico (v. «Contestazioni», 1967, soprattutto) e la felicità dell'invenzione propriamente narrativa («La compromissione», 1965). Nel loro rigore, nella loro lucidità, questi saggi contribuiscono a gettare ulteriore luce sulla complessità di quella stagione; oltre a costituire, relativamente al paradigma preso in esame, magistrali esempi di una pratica illuminante di saggistica letteraria. Con una nota di Maria Antonietta Grignani. Introduzione di Paola Villani.