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Il racconto degli anni in bianco e nero dell'atletica mantovana, quando "Gim Toro" Miglioli, come il pifferaio di Hamelin, trascinò in pista una generazione intera. Dalle imprese di Colarossi, Enzi, Righi e Davoglio, ai blitz di Bosellini e Zunica, alle corse a perdifiato dei fratelli Pizza, di Bacchi e di Pedroni, fino alla straordinaria presenza di Torresani, che cambiò di colpo la storia del mezzofondo. E poi l'epopea dei Campionati studenteschi con le sfide tra Pitentino, Virgilio e Belfiore, il cursus honorum di Gola, Abbiani e Portini, gli anni ruggenti di Morandi e Federici, di Lebovitz e Capilupi, di Negri e Bonfà, di Mori e Lui, di Manerba e Darra, ma anche le storie e le leggende di meteore come Gobio e Marocchi, Fario e Musa o di insospettabili "intellettuali da corsa" come Margonari e Artioli, Bassoli e Bazzotti, Protti e Finadri. Infine il boom dell'atletica femminile con Rametta, Casarotti e Furnari ad anticipare i lampi delle sorelle Parmiggiani e della Attene. Con una chiave di lettura sempre in bilico tra il pathos e l'ironia, alla costante ricerca delle vibrazioni che scandirono la stagione irripetibile di "Quelli che correvano senza sapere il perché".