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Nel recentissimo "Traité d'histoire des religions" di Mircea Eliade, dove la «morphologie du sacré» è trattata con quell'ampiezza di visione, quella ricchezza di documentazione e quella singolare, brillante agilità di spirito che gli sono familiari, l'autore ha cura di porre in grande rilievo la cerimonia degli Indii di San Juan Capistrano in California (egli li chiama Indii Mutsune), nella quale al primo apparire della nuova luna, mentre i giovani della tribù correvano in cerchio, gli anziani danzando cantavano: «Come la luna muore e ritorna in vita, così noi pure, anche se morti, torneremo a vivere». Accanto a questa, il Frazer ne ricorda un'altra, tratta da una vecchia fonte, in cui i "Negri" del Congo, pure al sorgere del primo quarto lunare, battevano le mani e gridavano, cadendo talora in ginocchio: «Possa io rinnovare la mia vita, come tu ti rinnovi»).