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Le poesie riproposte in questa antologia sono tratte dal volume postumo La bella Galiana ed altre poesie in dialetto viterbese, raccolta pubblicata senza sostanziali variazioni (se non di tipo grafico editoriale) per ben vent'anni (1961, 1971 e 1980). Apre La bella Galiana, poemetto goliardico-narrativo composto in ventidue sonetti. La poesia comparve sul primo numero della rivista FAVL nel gennaio del 1923 dove veniva presentata come Leggenda medievale narrata in dialetto viterbese. Una parte del corpus canevariano consiste trilussianamente di favole in versi che veicolano satire ben indirizzate. Protagonisti della sezione Le Profacole sono gli animali del repertorio favolistico tradizionale: cicala e formica, leone, animali dietro i quali si cela l'allegoria di vizi o virtù. C'è poi Meco Torso, interessante maschera del contadino locale, un po' buon selvaggio à la Rousseau, un poco Bertoldo. In Appendice contributi di Antonello Ricci e Antonio Quattranni.