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Il volume ruota intorno al ritrovamento di una tela raffigurante il Cristo eucaristico, nel monastero di Camaldoli, che si è scoperto essere un lato del gonfalone processionale della compagnia della Santissima Annunziata di Bibbiena: ricordato già da Vasari come opera di Giovanni Antonio Lappoli, esso spetta invece alla mano di Guillaume de Marcillat. Il restauro del dipinto ha stimolato interrogativi sul rapporto fra questi due pittori e, più in generale, sulla situazione artistica del Casentino nella prima metà del Cinquecento e sulle committenze delle confraternite laiche, che hanno portato alla luce ulteriori novità e inediti (Giovanni dal Ponte, Giovambattista del Verrocchio, Antonio di Donnino del Mazziere, Francesco d'Agnolo Lanfranchi detto lo Spillo, fra' Mattia della Robbia, Benedetto Buglioni e Antonfrancesco Bugiardini). Il volume, finanziato dal Comune di Bibbiena, dall'Ente Parco nazionale Foreste casentinesi, dalla Fondazione Camaldoli Cultura, e dal Consiglio regionale della Toscana nell'ambito della Festa della Toscana 2020. Contiene contributi di: Claudio Ubaldo Cortoni, Alessandro Grassi, Stefano Garosi, Michel Scipioni, Giulia Siemoni e Francesco Traversi.