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Nel 1911, della celebre Bibbia a cura dell'arcivescovo mons. Antonio Martini (1720-1809) - che veniva considerata come la migliore versione del sacro testo - padre Marco Sales - domenicano, professore di Sacra Scrittura all'Angelico di Roma - operò l'intera revisione e correzione, aggiornandone l'italiano ed inserendo centinaia di note di carattere spirituale, dottrinale e biblico. Sotto il grande papa san Pio X si volle dunque procedere a perfezionare la traduzione della Bibbia Martini eliminando i difetti lessicali (ma mantenendo intatta la traduzione dalla Vulgata latina) ed operando un totale rifacimento del commentario, che tenesse sì conto delle nuove ricerche bibliche rimanendo però scrupolosamente ancorato alle dottrine tradizionali ed alle norme sancite dalla Chiesa. Queste particolarità - il miglioramento della traduzione del Martini e le centinaia di note scritte da padre Sales - rendono questa versione del Nuovo Testamento qualcosa di prezioso per la straordinaria capacità spirituale e per la saldissima preparazione dottrinale che il testo mette a disposizione.