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La data del 1310 rimanda al primo documento in cui si parla di una "Varia et inmensa mutatio" del complesso basilicale padovano. Il convegno internazionale, nella ricorrenza centenaria, ha voluto indagare e rileggere i percorsi architettonici e pittorici di questo importante santuario. Gli atti si aprono con un contributo relativo al capitolo generale dei frati minori tenutosi a Padova nel 1310 che, con la definitiva traslazione del corpo del santo, furono occasione per inaugurare il completamento strutturale della basilica progettata fin dagli inizi, ed è questo il dato nuovo, per la forma architettonica attuale. Altri contributi presentano i cicli pittorici di Giotto e della sua scuola, la struttura della basilica quale "nova Jerusalem", la diffusione iconografica del modello e dell'immagine sant'antoniana, infine un corposo contributo descrive i recenti interventi di restauro nella struttura delle cupole del santuario padovano.