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Il volume, dedicato al progetto per la Nuova Darsena di Milano degli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto e Sandro Rossi, costituisce un ulteriore tassello della ricerca sull'Architettura della città che ha costituito uno dei filoni più significativi degli studi di Architettura a Napoli. Di questa tradizione culturale e scientifica la vecchia Facoltà di Napoli ha visto protagonisti molti suoi docenti: da Salvatore Bisogni a Uberto Siola, ad Agostino Renna. Per quanto le contingenze attuali, come scrive Vittorio Gregotti, riducano l'architettura a mera «rappresentazione, senza essere costituzione di sostanza critica, della cultura del capitalismo finanziario globalizzato» non c'è dubbio che compito dell'Università rimanga quello di sottrarsi a dinamiche provvisorie, per guardare alla dimensione più profonda dei problemi, continuare a elaborare strumenti scientifici. Non c'è dubbio che la città continui a essere il testo e lo scopo fondamentale dell'architettura, nonché la sua natura e il suo destino. La storia di lunga durata ci insegna anche che una città, come nel caso di Milano, in un dato momento della sua vita possa decidere di privarsi di una sua parte e di chiudere quei canali che come radici la legavano al grande sistema delle vie d'acqua dei Navigli. Anni dopo, la città è tornata sui suoi passi, per ricostruire di nuovo quel legame con l'ambiente e con esso, la propria identità urbana.