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A distanza di alcuni mesi dall'evento del dicembre 2012 dal titolo "Abitare il nuovo/Abitare di nuovo ai tempi della crisi" è possibile tracciare un bilancio e individuare quali spunti e avanzamenti siano avvenuti. La struttura del volume assorbe i contributi dei keynote speakers che costituiscono l'elemento di continuità fra le premesse delle Giornate di Studio e le riflessioni maturate in seguito alla pubblicazione degli Atti. Il problema dell'abitare nella crisi evidenzia infatti un rapporto dialettico fra posizioni che la individuano come fattore centrale e condizionante sugli esiti architettonici o come elemento che può influenzare solo alcune linee di ricerca senza incidere sugli aspetti generali delle tematiche disciplinari. La disciplina architettonica è chiamata a ripensare l'abitare sviluppando la capacità di distinguere le reali criticità che lo rendono oggi insostenibile e di come svincolarsi dalle condizioni di tragica estraniazione ed espropriazione materiale e interiore vissute nella città contemporanea. Se non vi è più società, resa liquida e inafferrabile, la conseguenza è che si attenua la responsabilità del proprio agire nei confronti sia degli individui e della società, sia dell'ambiente naturale e costruito.