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In una fase in cui il legislatore tenta una disciplina generale della famiglia di fatto e delle convivenze more uxorio, senza peraltro riuscirvi, si pone attualissimo il problema dell'applicazione immediata di regole positive al fenomeno, sempre più diffuso nella società civile. L'occasione di una riflessione di carattere generale, è sempre nella duplice prospettiva sostanziale e processuale, con al centro dell'attenzione il rapporto di filiazione, e la necessità di una piena assimilazione della filiazione naturale a quella legittima. Con contributi di Balestra, Renda, Dosi, Massetani, Danovi, Luiso, Cecchella, Giulia Maria ALbiero, Rita Russo, ne è risultata un'interessante giornata di studi (la terza dedicata alla memoria dell'avv. Mario Jaccheri), di cui si raccolgono gli atti, con alcune conclusioni che non possono non servire da monito al legislatore, nella prospettiva di una riforma, particolarmente sul piano processuale, dove la discriminazione tra filiazione naturale e filiazione legittima appare ben lontana da essere colmata e potrà esserlo con la riunificazione delle competenze, disegno necessario e ormai ineludibile per l'intera materia familiare.