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Officina di carità cosi la si può definire la città di Cremona per la sua accoglienza. Cremona era rimasta come centro delle riserve francesi, direttamente a contatto con il fronte sia per la sussistenza di viveri sia per il rifornimento di munizioni. Fu proprio questo che scatenò poi la riconoscenza verso la patria che i Cremonesi seppero fare dopo la battaglia del 24 giugno 1859. Cremona mobilitò tutta la sua gente, si trasformò in una immensa città ospedaliera raccogliendo 11.000 feriti di cui 8.500 francesi e circa 2.500 tra Austriaci, Ungheresi, Algerini, Boemi e Italiani. Questo volume analizza, attraverso una consultazione dei documenti ritrovati nell'archivio di stato della città, il contesto storico degli ospedali provvisori mettendo in risalto le figure di due grandi medici Luigi Ciniselli e Marcello Cerioli, rispettivamente direttore e vice direttore dell' Ospedale Divisonale nel 1859. Attraverso la consultazione del registro dell'Ospedale S. Chiara, si portano poi alla luce i nomi di ben 3657 soldati francesi e della relativa Armata di appartenenza, soldati curati nel periodo compreso fra il 22 giugno 1859 e il 31 maggio 1860.