Tab Article
Venezia affonda perché resiste all'omologazione di un nuovo impero, politico e culturale "dell'abitare", di cui è la spina nel fianco. È la città dell'individuale, dell'imparagonabile, perciò del non funzionalizzabile in nessuna "rete". La sua agonia è abilmente mascherata come destino di un gioiello-mostro ormai fuori dal tempo. La declinazione politico-estetica di questo libro attraversa attualità, storia, letteratura, paesaggi onirici e autobiografia; accosta al saggio filosofico l'analisi critico-letteraria, la parabola fantastorica, la memoria personale, il disegno di un'utopia non urbanistica, ma di un "abitare politico".