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Il volume presenta il testo dei cantica degli "Eraclidi" di Euripide, corredato di apparato critico (che registra solo le varianti e le congetture di rilevanza metrica) e di apparato colometrico (dove si dà conto delle eventuali divergenze dei manoscritti rispetto alla colometria adottata nel testo). Sono ricordati inoltre i principali emendamenti testuali e colometrici moderni, dei quali la curatrice dell'opera fornisce l'interpretazione metrica più evidente nei casi in cui essa non sia stata indicata dall'autore stesso. Per la descrizione e l'interpretazione delle forme metriche è stata seguita la terminologia attestata nelle fonti antiche. Il testo è stato visionato autopticamente sui manoscritti originali L e P, tentando di recuperare la tradizione concorde dei due manoscritti laddove essa, anche se attendibile e coerente, era stata oscurata durante il corso della trasmissione testuale che ha inizio da Triclinio per arrivare alla più recente edizione di Diggle.