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Lo studio aggiorna la conoscenza archivistica inerente le presenze religiose nel contesto del Cinquecento e della gestione diocesana del territorio. La ricerca, avviata oltre vent'anni fa (ancora in work in progress), affronta anche il "silenzio documentale" sulla sepoltura del corpo di S. Adamo Abate, della quale è scomparsa la memoria nel tempo, e che indizi rinvenuti di recente possono fornire attendibilità ad una chiave di lettura nuova negli eventi e nella sua coordinata storiografica. Per la rigorosità metodologica delle trascrizioni archivistiche, delle indagini storico-artistiche e delle selezioni antologiche degli argomenti trattati, ha ricevuto il riconoscimento come "ricerca di interesse culturale della CEI" (Conferenza Episcopale Italiana). Fonti archivistiche, mai consultate prima d'ora, e conclusioni aggiornate interessano la cripta (indagini culturali sul misterioso pittore "accolto" dal vescovo Cesare Ferrante per dipingere il ciclo di affreschi biblici, le risorse per finanziare le pitture cinquecentesche) e l'antica chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore di Guglionesi.