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Campobasso, piccola città dell'Italia meridionale afflitta, all'inizio dell'Ottocento, da un'economia di povertà e dall'emarginazione e Gioacchino Murat e Berardino Musenga con i loro progetti di fare di essa la "Città Giardino" e nel tempo l'Unità d'Italia e poi il Fascismo. Giuseppe Altobello, medico, docente, scienziato e poeta, il suo villino liberty, clinica e museo nel cuore della città. La fine in miseria dell'eccelso luminare e la perdita della vita e della sua preziosa palazzina. L'impresa del commentatore Di Penta di Ripalimosani che rileva il villino e affida ad un ingegnere, tra i più estroversi e capaci, il futuro di quell'edificio. Davide Pacanowsky, ingegnere polacco di origine ebrea, che lascia il suo illuminato segno nella città e nella regione Molise, dove finirà internato nel campo di concentramento di Sepino, ma amerà tanto questa terra e la sua storia da riceverne, alla fine, la cittadinanza onoraria.