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Un tuffo nel passato, un omaggio commovente ad un amico scomparso. Un appassionante racconto del periodo vissuto dall'autore durante il suo servizio di leva che ci fa a tratti commuovere, a tratti sorridere. Il sentimento nostalgico dei luoghi e degli affetti lasciati, sempre presente, non assume mai una nota predominante nelle pagine del racconto. Tanto spazio, invece, alla nitidezza dei ricordi, alleggeriti dal tempo, di quella intensa esperienza segnata da un incontro, da "reclutaccia", con una persona speciale, il suo diretto superiore: il sottotenente Carlo Palese, che nella sua lettera "Addio reclutacce!" definisce i suoi soldati "cari amici che io ho amato e dei quali sono stato geloso fino alla polemica".