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Memoria e antimodernismo sono le parole chiave del "Ritorno all'Ordine", movimento culturale sviluppatosi tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, in cui si rintraccia una più compiuta ripresa dei modelli artistici del passato, rielaborati stilisticamente al fine di superare gli "eccessi" delle avanguardie storiche. Il volume di Nicola Zito, Il Ritorno all'Ordine. Pittura tra recupero e antimodernismo, attraverso l'analisi di alcuni casi esemplari, mette in evidenza come il recupero di suggestioni provenienti da altri contesti - in particolare dalla grande pittura italiana - portato avanti da gruppi come "Valori Plastici" e "Novecento italiano", sia alla base della produzione di alcune delle più importanti figure del panorama di quegli anni, da de Chirico a Picasso, da Sironi a Derain, da Carrà a Malevic, artisti che si affermeranno come i più grandi interpreti del "Ritorno all'Ordine" italiano ed europeo, fornendo un decisivo contributo allo sviluppo di questa corrente.