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L'"Opusculum comicum" del giurista bolognese troilo Malvezzi è trasmesso dal codice Magliabechiano vII 1165 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. La pièce è dedicata a poggio Bracciolini e rievoca - nell'intreccio, nella struttura e nella lingua - le atmosfere e il modus scribendi di Plauto e Terenzio: presenta, infatti, una divisione in cinque atti e un intreccio giocato sulla vicenda d'amore di due giovani, Claudio e Lavinia, e sulle macchinazioni del servus Furvo, vero mattatore dell'opera.