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"Aujourd, hui au Bénin tout le monde est roi" dice una delle persone incontrate durante questo viaggio attraverso un paese dove i re tradizionali, anche se banditi dalla dittatura, hanno sempre continuato a esercitare una sorta di potere occulto. Un paese tagliato in due: un sud che vive nella memoria degli antichi regni, proliferati anche grazie alla tratta degli schiavi e un nord più "anarchico", fatto di piccoli villaggi i cui abitanti erano invece preda dei razziatori di schiavi. Un viaggio tra le trasformazioni che spazzano con rapidità incredibile il Benin e una memoria storica che spesso si piega alle esigenze della politica attuale.