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Come e perché è avvenuta la pacifica invasione del set virtuale in tutti gli ambiti dello spettacolo, dal cinema alla tv, al teatro? Ma anche: quali tecniche e fenomeni hanno preparato il terreno per la sua comprensione da parte del pubblico, e che percezione ha lo spettatore di questa tecnologia che sostituisce ciò che è tangibile con ciò che è immateriale? Da queste domande scaturisce "Il set virtuale", un lavoro di ricerca e analisi che, partendo dalle ormai preistoriche applicazioni del Chroma-Key televisivo degli anni Settanta, ripercorre le principali tappe che hanno portato alla scomparsa del set, modificando fortemente le sorti della scenografia, sia nelle competenze degli operatori che per quanto riguarda la fruizione estetica. Il testo propone un'accurata analisi delle trasformazioni conseguenti al passaggio dal cinema analogico a quello digitale e dei grandi cambiamenti nei modi di produzione che esse hanno comportato. Conduce inoltre il lettore in un viaggio nella tecnologia dell'intrattenimento, che esplora anche i momenti fondamentali della ricerca e della sperimentazione sulla realtà virtuale. Un libro di valore per gli addetti ai lavori e per tutti coloro che, da semplici spettatori, desiderano avere una comprensione immediata ma approfondita di quella che viene definita la "rivoluzione digitale" dello spettacolo.