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È noto che l'eccesso di luce artificiale provoca danni di diversa natura: ambientali, per l'influenza che esso ha nei ritmi circadiani, modificati da un innaturale rapporto luce-buio; culturali, per la sparizione del cielo stellato; economici, per lo spreco di energia elettrica impiegata per illuminare inutilmente... la volta celeste. Fra le scienze più danneggiate vi è senza dubbio l'astronomia, sia professionale che amatoriale: un cielo illuminato artificialmente, infatti, limita l'efficienza dei telescopi che devono essere posizionati lontano da questa forma di inquinamento. Ma se non si fa nulla per pianificare un'adeguata prevenzione dell'inquinamento luminoso, e anzi lo si lascia progredire in modo incontrollato - non è stata ancora approvata, alla data di pubblicazione di questo libro, una legge nazionale che lo regolamenti -, che cosa ci dobbiamo aspettare? La risposta la dà questo libro rivolto principalmente agli astrofili, ma che susciterà l'interesse di tutti coloro che hanno a cuore il corretto rapporto tra le risorse naturali e quelle energetiche. Prefazione di Margherita Hack.