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Il cinema di Pedro Almodóvar è un'esplosiva miscela di contrasti: genuino ma anche sfolgorante e barocco; poetico ma anche irriverente e audace; anticonformista ma anche legato alla tradizione. Il cinema di Almodoóvar è la Spagna: la ciarliera e frenetica movida madrilena così come, altrettanto efficacemente, il profondo mutamento culturale e mentale che il popolo spagnolo ha vissuto negli ultimi trent'anni, Di questo maestro della cinematografia contemporanea, Jean-Max Méjean analizza minuziosamente l'opera, esaminando la stretta relazione che essa ha con il mondo interiore del suo autore, un mondo pieno di miti bizzarri, visioni surreali, pulsioni sotterranee. Ma soprattutto, pieno di donne: il cinema di Almodóvar è un inno alla grandiosa, cangiante e sensuale vitalità delle donne, madri, sorelle, amanti capaci di un coraggio che gli uomini nemmeno si sognano. Questo volume racconta ai lettori le tappe che hanno portato il regista in vetta alle preferenze della critica e del pubblico di tutto il mondo, a partire dalle disinibite e ironiche provocazioni degli inizi ("Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio"), passando per i sodalizi con le sue attrici-feticcio (Carmen Maura, Victoria Abril) fino alla consacrazione internazionale, conquistata e riaffermata con film come "Tutto su mia madre", "Parla con lei", "La mala educación" e "Volver".