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È la storia a tutto tondo, in forma narrativa, di Gino Bartali: l'uomo, il corridore, il campione. Un racconto, dal taglio inedito, di come egli abbia risposto alla personale chiamata verso la santità nella vita di tutti i giorni, dentro una storia epica (l'attentato a Togliatti, i fatti di Trieste, la grande rivalità con Fausto Coppi) e allo stesso tempo quotidiana. L'autore racconta la fede schietta di Bartali, dalla scelta di diventare terziario francescano alla speciale devozione per la figura di santa Teresina di Lisieux. Il testo propone senza filtri una parte delle lettere, poco conosciute, che Bartali scrive alla fidanzata e poi moglie Adriana. In questo epistolario emerge la personalità inedita di un uomo innamorato e profondamente religioso, devoto alla Madonna. Il libro mostra le ragioni di come una fede autentica e senza glosse del Vangelo - come ha testimoniato Santa Teresina - abbia portato Bartali ad accettare di aiutare gli ebrei perseguitati, quando tra il 1943 e il 1944, percorre decine di volte il tragitto Firenze-Assisi in sella a una bicicletta che nasconde nel telaio fotografie e documenti di identità contraffatti. A corredo del contenuto del libro vi sono alcune immagini, in particolare i luoghi della memoria: il museo Gino Bartali di Ponte a Ema (FI), i luoghi dell'infanzia, la cappellina privata alloggiata nel Museo della Memoria di Assisi.