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"Le città sono un insieme di tante cose: di memoria di desideri, di segni di un linguaggio. Le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono solo scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi". A partire dallo spunto offerto da Calvino ne "Le città invisibili", Zeno Zaffagnini racconta a sua nipote Marta la città di Rimini, rievocando luoghi, situazioni e personaggi che fanno parte della sua vita da quando vi si trasferì più di cinquant'anni fa. Ricordi di esperienze lontane nel tempo ma vive nella memoria dell'autore. Testimonianze di una realtà cittadina vissuta intensamente e che il trascorrere degli anni non deve cancellare. Da qui il desiderio di trasmettere attraverso lo scritto i propri ricordi, riflessioni ma soprattutto emozioni.