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L'Italia nel 2011 ha celebrato i 150 anni della sua unità, un traguardo sicuramente apprezzabile ma raggiunto in via piuttosto formale che sostanziale e che lascia ancor oggi scoperti nodi e problemi gravemente irrisolti, la questione meridionale in primo luogo. La scarsa partecipazione popolare al raggiungimento di detta unità; la poca lungimiranza dei ceti dirigenti; il fascismo come reazione a quella rivoluzione bolscevica che tante speranze aveva generato in tutta Europa; la brevissima primavera della Resistenza e della nascita dell'Italia repubblicana; il progressivo ritorno, grazie al cosiddetto miracolo economico, a una situazione di stasi e di corruzione non priva di rischi: come reagirono a questo stato di cose i nostri maggiori scrittori? Come si venne trasformando il romanzo a contatto con vicende storiche così problematiche? Questo libro ne vuole in certo modo essere la radiografia.