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"La sua figura ci perseguita: donna e mostro, attraente e repellente, Medusa attira lo sguardo e paralizza gli uomini. Un segreto legame unisce la bellezza al tremendo. La sua ambigua presenza la troviamo nelle opere di grandi artisti come Caravaggio, Rubens, Füssli, Klimt, Van Gogh, fino a Giacometti, De Chirico, Magritte, Pollock. In origine, verso l'VIII secolo a.C, Medusa incarna l'orrore. Dopo tre secoli si trasforma in creatura seducente e come gli angeli partecipa a due ordini e a due sessi. Simbolo del potere mortifero dello sguardo, Medusa, secondo Jean Clair, è un emblema della modernità, mostra l'altra faccia dell'era delle immagini, ci conduce dietro l'apparenza dove il mondo diventa immondo. L'approccio iconologico e psicoanalitico dell'autore attraversa il tema dell'orrido e del sublime nell'arte, fino a unire in accostamenti inediti i bestiari medioevali e D'Annunzio, il sesso delle statue greche e i parrucchieri della Rivoluzione francese, Freud e Mantegna, Bataille e l'invenzione della prospettiva, l'estetica contemporanea e il gesto dell'artista oggi." (Giancarlo Ricci)