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L'esigenza di una "filosofia concreta" è il motivo che ispira costantemente la riflessione di Marcuse, dai primi scritti, che costituiscono l'oggetto d'analisi del presente lavoro, sino alle opere della maturità. Ed è nella prospettiva di quella filosofia, in cui il pensare mai appare disgiunto dall'agire, che risultano centrali concetti quali ideologia, verità, utopia, azione radicale, dialettica, Esserci, esistenza, vita, bisogno, lavoro, essenza, storicità. L'autrice pone in evidenza come la riflessione giovanile di Marcuse appaia ad esito di non marginali influenze hegeliane, marxiane, diltheyane, heideggeriane ed al contempo determini il preludio della originale rielaborazione consegnata ai testi di più chiara notorietà: "L'uomo a una dimensione"; "Eros e civiltà". Il pensiero di Marcuse, fin dalle sue origini, in virtù della lucida lungimiranza che lo connota, può ancora costituire una lezione per il mondo contemporaneo e, più in generale, disegnare un discorso fondato razionalmente nonché orientato verso la prassi quale unica strada percorribile al fine di affrontare, e forse tentare di risolvere, la crisi totale che attanaglia l'umanità di oggi.