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Per la tradizione letteraria antica e moderna, in primis greco-latina e italiana, centrata non solo geograficamente sul Mediterraneo, le terre del Nord confinano con le regioni dell'ignoto. Nel segno della diversità e della lontananza, il Nord diventa di volta in volta il luogo del meraviglioso, nei resoconti di viaggi e scoperte, già nella cultura greca (Pitea, le isole Cassiteriti, la via dell'ambra), ma anche una sorta di Eden, inospitale ma conservato, e al riparo dalle insidie della civiltà (l'Agricola e la Germania di Tacito, ma ancor prima le sezioni "germaniche" del De bello Gallico cesariano). Su questa doppia direttrice continua a muoversi per secoli anche la letteratura italiana.