Tab Article
La cocaina e la marijuana per arrivare nei grandi mercati nordamericani devono transitare per il Messico che, per molti decenni, è stato un tranquillo corridoio. Nel 2006 il neopresidente Calderón ha dichiarato guerra al narcotraffico trasformando gli stati del nord, confinanti con la frontiera statunitense, in campi di battaglia: da allora il Paese è diventato uno dei luoghi più insicuri al mondo, con una media di 13.000 omicidi l'anno, e alcune città, come Ciudad Juàrez, ne sono divenute l'emblema. Ma c'è un altro tratto della frontiera, quella degli stati del Tamaulipas e del Nuevo Leon, in cui questa lotta ha assunto proporzioni inimmaginabili e dove, per la prima volta, ha fatto la sua apparizione il sanguinario gruppo degli Zetas. Diego Osorno compie un viaggio per questi luoghi, attraversa città e paesi abbandonati a loro stessi e raccoglie le testimonianze di chi ha deciso di resistere, tracciando un ritratto unico e sconvolgente del Messico.