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Presentiamo qui due racconti di Stephen Crane, che ben esemplificano la sua fama di maestro del realismo statunitense. "The Little Regiment" (1896) è ambientato durante la battaglia di Fredericksburg della guerra civile americana e narra la vicenda di due fratelli arruolati nell'esercito del Nord, uniti da una relazione fatta di competizione, ostilità e sentimenti repressi. Le continue notazioni "sensoriali", con richiami alle luci cangianti e all'oscurità, all'offuscamento vaporoso del fumo e della nebbia, ma anche ai rumori indistinti e lontani, si condensano in descrizioni di una vividezza fuori dal comune. La realtà è riproposta quasi fosse colta dalle sensazioni dei soldati del reggimento ridotti a un'entità indistinta in azione sul campo di battaglia e l'effetto complessivo è quello dell'indifferenza completa dell'universo nei confronti dei destini individuali, in un mondo di guerra, caos e morte. "The Open Boat" (1898) è ispirato al naufragio cui andò incontro Crane mentre cercava di raggiungere Cuba come corrispondente dalla guerra ispano-americana. Il racconto ci presenta quattro uomini che col solo ausilio dei remi cercano di tenere a galla la scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta: un "cuoco", un "macchinista", un "corrispondente" e un "capitano" ferito. Dopo sforzi immani riusciranno a raggiungere la riva, ma il corpo senza vita di uno di loro si arenerà sulla spiaggia.