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Oggi la diversità culturale passa dall'uso che le società fanno dei media, dai modi in cui il flusso planetario di immagini, video, film e fiction televisive viene rimodellato localmente da strategie individuali e di gruppo che, nel consumo e nella produzione di immagini, cercano di tratteggiare rappresentazioni più o meno coerenti del mondo, di comporre memorie collettive, di darsi una visione del futuro. Prendono così corpo paesaggi mediatici nazionali e transnazionali, che alimentano l'immaginazione, i desideri e le emozioni di esistenze sempre più mobili e dislocate. I saggi raccolti nel volume calano questi temi nella concretezza del lavoro etnografico condotto in aree di crisi, di conflitto e di forte cambiamento culturale: dall'Italia a Israele, dalla Tailandia alla Cina, dalla Nigeria al Camerun, al Congo e al Brasile.