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"Mi sento Batman. Un Batman vulnerabile. Che quando passa, i bambini ridono. Un Batman che ha sbagliato la taglia del suo costume. Un Batman bravissimo ad annodarsi la cravatta ed a radersi ogni mattina in costume. È questione di taglie. Ogni giorno. Questo inadeguato Batman è un uomo che ha vissuto. Scrive di cose comuni, amore, rimpianti, la nebbia, le gomme dure delle biciclette, e di altre meno ordinarie, l'Australia, Freud e Lacan, l'essere antifascista. Quando racconta l'amore sembra che parli di politica, quando scrive di anarchia sembra il testo di una canzone d'amore - ma è giusto così, perché c'è più significato nelle parole che nella vita, e c'è più sentimento nei segni che nel loro significato." (dalla prefazione di Franco Ricciardiello.