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Chiunque di noi può costruire relazioni più significative e produttive: Marissa King lo dimostra basandosi sulle intuizioni delle neuroscienze, della psicologia e della scienza delle reti. È opinione comune che a contare sia la dimensione della rete di contatti. La ricerca delle scienze sociali ha invece scoperto che in gioco c'è qualcosa di più: la qualità e la struttura delle nostre connessioni esercitano infatti un impatto molto forte sulla nostra vita sia personale sia professionale. Come Chimica sociale ci spiega bene, esistono tre tipologie fondamentali di rete e ogni lettore potrà scoprire per quale ruolo (o mix di ruoli) è più portato: espansionista, intermediatore o aggregatore? Con questa consapevolezza potremo padroneggiare il nostro stile di networking e modificarlo per raggiungere un migliore allineamento con i nostri progetti di vita e i nostri valori. Connessioni di alta qualità sono un forte predittore di funzionamento cognitivo, di resilienza emotiva e di soddisfazione sul lavoro, e una rete ben strutturata ha molte probabilità di aumentare non solo la qualità delle nostre idee ma anche la nostra retribuzione. Oltre l'ufficio, le connessioni sociali sono poi la linfa vitale della salute e della felicità. Tantissime le storie di espansionisti come Vernon Jordan, intermediatori come Yo-Yo Ma e aggregatori come Anna Wintour - per citare solo alcuni dei nomi famosi che si intrecciano nelle pagine del libro -, così come le esperienze personali riferite alle connessioni dell'autrice stessa, che rendono vivacissima, coinvolgente e rivelatrice l'indagine da lei condotta su alcune delle decisioni più rilevanti che possiamo prendere per la nostra vita.