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Il genio artistico di Carlo Dolci (1616-1687), il pittore fiorentino più importante del Seicento, sarà celebrato quest'anno a Firenze. Sue opere sono oggi conservate nelle più note collezioni pubbliche italiane e in molti musei stranieri. Apprezzato per le sue esclusive realizzazioni artistiche, dotate di una sorta di "realismo magico" e di una naturalezza descrittiva che rasenta l'iperrealismo, Dolci operò alacremente soprattutto per la famiglia granducale dei Medici. La sua attività è contraddistinta da immagini dalla bellezza virginea e atemporale, ostentata anche dalla resa levigatissima e quasi porcellanata degli incarnati, sui quali si rifrange, spesso, una pallida luce astrale. Al vasto campionario di dipinti sarà affiancata una raffinata selezione di disegni dell'artista e di importanti allievi. Un nutrito numero di contributi indagheranno in maniera capillare ogni aspetto dell'attività dell'artista, la sua biografia, le commissioni importanti, legate in prevalenza alla famiglia Medici, il rapporto del pittore con la letteratura sacra e il suo credo cristiano. Studi particolareggiati saranno dedicati anche alla ritrattistica, ai disegni e al suo speciale rapporto con le arti decorative, ben evidente nell'attenzione riservata alle pregiate stoffe, ai gioielli e all'oreficeria.