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Per almeno tre secoli le menti più brillanti di tutta Europa (e non solo) si sono incontrate in Italia: dal Grand Tour che si fa specchio del cosmopolitismo settecentesco e riconosce al paese il primato della cultura classica e delle arti; al "viaggio in Italia" d'età romantica in cui la decadenza della terra delle rovine si fa monito per la caducità dell'uomo; all'arrivo degli "innocenti" senza storia, gli americani, con cui il viaggio diventa fenomeno "pre-globale". Stranieri in Italia (da Thomas Gray a Bacone), che nel corso dei secoli ci restituiscono in guide e diari di viaggio un affresco della società, del paese e dei costumi.