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Attraverso questa monografia su Mario Nanni (1922), artista bolognese fra i più apprezzati, Leonardo Canella ci permette di ripercorrere con precisione analitica, non disgiunta da piacevolezza espressiva, alcune delle tappe salienti della ricerca artistica degli ultimi decenni. L'autore infatti si sofferma sull'Informale e sulla staffetta - unica per molti aspetti nella storia dell'arte italiana - tra Francesco Arcangeli e Renato Barilli. Un'attenzione particolare viene dedicata ai secondi anni Sessanta e alle poetiche dette del comportamento, in cui Nanni ha un ruolo di rilievo. Chiude il saggio un capitolo sugli ultimi anni, nei quali l'artista emiliano conferma la propria vocazione sperimentale in una sorta di fenomenologia degli stili autour de sa chambre.